L’endocrinologo è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi endocrini. Gli endocrini sono ghiandole che producono ormoni, sostanze chimiche che regolano molte funzioni del corpo, come il metabolismo, la crescita, la riproduzione e il controllo del livello di zucchero nel sangue. Gli endocrinologi si occupano di condizioni legate a disfunzioni delle ghiandole endocrine, come il diabete, i problemi alla tiroide, le malattie surrenali e molte altre patologie legate all’equilibrio ormonale.

 

OSTEOPOROSI

L’osteoporosi è una malattia dello scheletro caratterizzata da ridotta densità minerale e deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea. Questa condizione espone le persone con osteoporosi a un aumentato rischio di frattura (in particolare di vertebre, femore e polso) in assenza di traumi o per traumi lievi. Nell’osteoporosi il calo della massa ossea in genere si verifica in maniera silente e progressiva per anni e la malattia, se non ricercata attraverso esami specifici, viene spesso diagnosticata in fase avanzata, cioè in occasione di una frattura.

Alla base dell’osteoporosi si riconosce un’eziologia multifattoriale, ovvero multipli fattori possono contribuire al deterioramento osseo e quindi all’insorgenza dell’osteoporosi. Le caratteristiche genetiche individuali sono importanti in questo processo, ma lo sono altrettanto alcuni fattori di rischio modificabili quali la sedentarietà e la scarsa attività fisica, l’alimentazione non equilibrata povera di calcio, il consumo eccessivo di alcol, il fumo e l’eccessiva magrezza. Vi sono poi diverse condizioni, quali menopausa precoce, periodi prolungati senza ciclo mestruale (amenorrea), malassorbimento intestinale e celiachia, malattie endocrine, neurologiche e reumatiche che influiscono sulla comparsa della malattia, così come l’uso di alcuni farmaci in particolare i preparati a base di cortisone per periodi prolungati.

Nel corso della vita, circa il 40% della popolazione italiana va incontro a una frattura di femore, vertebra o polso, soprattutto dopo i 65 anni. Si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa 5 milioni di persone, di cui per l’80% si tratta di donne in post menopausa. Tale dato è destinato ad aumentare per effetto del progressivo invecchiamento della popolazione. Diversamente da quanto si sia abituati a credere, però, l’osteoporosi non è una malattia unicamente delle donne ma riguarda anche gli uomini; per tale ragione, si ipotizza che l’entità dell’osteoporosi maschile sia molto sottostimata.

Le fratture da fragilità per osteoporosi hanno importanti ricadute, in termini di mortalità, disabilità motoria e peggioramento della qualità di vita, con conseguenti elevati costi sia sanitari sia sociali. Per tutti questi motivi, appare, pertanto, evidente la necessità di intraprendere percorsi di screening dell’osteoporosi e delle sue complicanze. Con una visita endocrinologica è possibile valutare la presenza di osteoporosi, calcolare il rischio di frattura per ogni paziente e, con un approccio personalizzato, scegliere la strategia migliore per gestire tale rischio ed evitare fratture future.

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