L’endocrinologo è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi endocrini. Gli endocrini sono ghiandole che producono ormoni, sostanze chimiche che regolano molte funzioni del corpo, come il metabolismo, la crescita, la riproduzione e il controllo del livello di zucchero nel sangue. Gli endocrinologi si occupano di condizioni legate a disfunzioni delle ghiandole endocrine, come il diabete, i problemi alla tiroide, le malattie surrenali e molte altre patologie legate all’equilibrio ormonale.

Malattie della Tiroide

La tiroide è una ghiandola endocrina posta nella regione anteriore del collo, davanti alla trachea, il cui compito è quello di produrre alcuni ormoni, detti appunto ormoni tiroidei. Questi rivestono un ruolo fondamentale per l’organismo, soprattutto nella regolazione delle funzioni metaboliche: regolano la temperatura corporea, contribuiscono al buon funzionamento del sistema cardiovascolare, del metabolismo basale e alla regolarità del sonno.

Non sempre però la tiroide funziona correttamente. Le patologie tiroidee sono di frequente riscontro nella popolazione, soprattutto nelle donne in cui sono da 5 a 10 volte più frequenti rispetto agli uomini. Spesso, inoltre, queste patologie si manifestano in assenza di sintomi o con sintomi aspecifici per cui la loro corretta identificazione non è sempre facile.

Le malattie della tiroide possono essere legate a un’alterazione della sua funzione (ipotiroidismo o ipertiroidismo), oppure alla comparsa di formazioni all’interno della ghiandola che prendono il nome di noduli.

La diagnosi di malattia della tiroide richiede una visita specialistica endocrinologica, durante la quale il medico raccoglie un’anamnesi accurata del paziente valutandone storia clinica e familiarità, e svolge un esame fisico per valutare eventuali segni o sintomi suggestivi. In genere, viene prescritto un esame del sangue per esaminare la funzionalità tiroidea (dosaggio degli ormoni TSH, FT3, FT4). A completamento l’endocrinologo può eseguire un’ecografia della tiroidea per analizzare la presenza di noduli tiroidei. Questi ultimi rappresentano la condizione tiroidea più frequente secondo l’Istituto Superiore di Sanità; dopo i 50 anni, infatti, vengono rilevati con l’ecografia noduli tiroidei in più del 30-40% della popolazione. I noduli tiroidei sono spesso delle presenze silenziose, che vengono scoperte incidentalmente in occasione di indagini radiologiche eseguite per altri motivi, come un ecocolordoppler dei vasi sovraortici. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di formazioni di natura benigna (le forme maligne rendono conto solo del 3-5% dei casi), ma che necessitano comunque di una valutazione endocrinologica specialistica e di un monitoraggio nel tempo. In base alle caratteristiche ecografiche, lo specialista endocrinologo saprà valutare quali noduli siano a rischio di malignità e pertanto potrà eventualmente richiedere ad approfondimento un prelievo di cellule tramite agoaspirato, che sarà poi oggetto di analisi citologica.

Infine, è bene ricordare quanto sia fondamentale che la tiroide funzioni correttamente nella donna in cerca di gravidanza e nel corso della stessa. Le malattie della tiroide possono, infatti, avere ripercussioni negative sulla fertilità femminile e su un’eventuale gravidanza: possono, per esempio, influire sulla regolarità del ciclo mestruale, aumentare le probabilità di complicanze e impedire il corretto sviluppo del feto. Per tale ragione, prima o durante la gravidanza è raccomandato eseguire le opportune indagini per assicurarsi che la funzione tiroidea sia ottimale.

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