Da un recente convegno sulla contraccezione (SIGO 2016) emerge che nel nostro Paese il 24,8% delle donne in età fertile utilizza sistemi poco sicuri per evitare una gravidanza indesiderata. Il 17,5% ricorre alla pericolosa pratica del coito interrotto, il 4,2% si affida ai metodi naturali e il 3,1% alla buona sorte o altri rimedi.

La contraccezione ormonale viene scelta solo dal 16,2% delle italiane e il 62% di queste cambierebbe il proprio sistema chiedendo consiglio al medico ginecologo, il migliore alleato e figura di riferimento per il benessere femminile.

I metodi contracettivi disponibili si possono dividere in due gruppi: ormonali e non ormonali.

Avere a disposizione differenti possibilità spesso non facilita la scelta, che, deve essere assolutamente personale in quanto ogni donna possiede delle caratteristiche differenti.

Poiché la contraccezione è un ambito della ginecologia costantemente in aggiornamento, senza l’aiuto di un professionista può essere difficile avere una visione completa e corretta di tutte le possibilità.

Il contraccettivo ideale dovrebbe essere sicuro, privo di effetti collaterali, di comodo impiego, psicologicamente e eticamente ben accetto, e con un costo basso, dato che deve essere utilizzato per molti anni. Questi requisiti non sempre si realizzano tutti insieme, per lo meno non in tutte le donne, e questo spiega perché non esista un unico contraccettivo ma una gamma di sistemi. La scelta del metodo deve essere personalizzata, a fronte di una corretta informazione, soppesando ciascuno di questi aspetti.

Inoltre è importante avere ben presente che la scelta del tipo di anticoncezionale dipende da diversi fattori sociali, sanitari, economici e religiosi della coppia.

Alle mie pazienti raccomando sempre di farsi e di pormi delle domande specifiche, per potere scegliere il contraccettivo più adatto alle esigenze di ognuna.

Ecco alcune tra le domande che più frequentemente mi vengono poste.

Quanto è efficace un determinato contraccettivo?
L’efficacia di un contraccettivo viene indicata come il numero di gravidanze non voluto in 100 donne che usano un determinato metodo per un anno (indice di Pearl). Valori < a 1 rappresentano un buon indice di Pearl. 

Da cosa mi proteggono i diversi metodi oltre che dalle gravidanze non desiderate?
Non tutti i metodi contraccettivi offrono anche la protezione verso le malattie sessualmente trasmesse: in questo senso l’efficacia migliore è offerta dal preservativo, mentre la pillola e la spirale non offrono alcuna protezione riguardo a queste patologie.

I metodi contracetttivi sono tutti uguali?

No, esiste una classificazione che li divide in 3 gruppi differenti:

  1. metodi naturali
  2. metodi di barriera
  3. metodi ormonali
  1. I metodi naturali:

La regolazione naturale della fertilità si basa sull’astensione dai rapporti genitali nel corso del periodo fertile del ciclo femminile che è identificato con specifici sistemi. 

  1. I metodi contraccettivi di barriera:

Preservativo maschile

Diaframma

Spermicidi

Spirale al rame

  1. I metodi contraccettivi ormonali:

I metodi contraccettivi ormonali prevedono l’assunzione con vie di somministrazione e tempistiche diverse di estrogeni e progesterone o di solo progesterone. Il meccanismo di azione dipende dal blocco dell’ovulazione, la modifica dell’endometrio e le modificazioni sul muco cervicale.

I contraccettivi orali sono costituiti da confezioni contenenti 21 o 28 pillole.

I vantaggi dei contraccettivi orali consistono in un’ottima efficacia con indice di Pearl < 0,3 nel caso di corretto utilizzo, nella non correlazione con l’atto sessuale e nella rapida reversibilità alla fertilità. Riducono il rischio di patologie benigne quali cisti ovariche, malattia infiammatoria pelvica ed endometriosi, migliorano i quadri clinici di acne, irsutismo, endometriosi, dismenorrea e sindrome premestruale, menorragia da fibromi, e sindrome dell’ovaio policistico.

L’uso degli anticoncezionali orali tuttavia deve essere sotto controllo medico, in ragione di possibili effetti collaterali e sono controindicati in alcuni soggetti con determinati fattori di rischio.

Oltre a quella orale esistono altre modalità di somministrazione dei contraccettivi ormonali:

  • Contraccettivi di tipo iniettabile a base di progestinici che possono essere somministrati a cadenza trimestrale a cadenza mensile.
  • Impianti sottocutanei che rilasciano giornalmente una quantità prestabilita di ormoni.
  • Dispositivi a rilascio trans dermico che vengono applicati a partire dal primo giorno di flusso e sostituiti ogni settimana per 3 settimane seguite da una settimana di intervallo.
  • Dispositivi a rilascio transvaginale che vengono inseriti entro il quinto giorno del ciclo in vagina e lasciati in sede per tre settimane al termine delle quali vengono rimossi con comparsa del flusso mestruale.
  • Spirale medicata al progesterone